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Scrivete quello che il libro vi ispira

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16 commenti a “Tocca a voi…”
  1. L’ho letto in due tempi, comunque molto ravvicinati: la prima parte, intesa a costruire il carattere dei protagonisti e gonfia di ricordi, con una certa calma, quasi a volerla assaporare per entrare al meglio nella psicologia dei personaggi; la seconda, tutta d’un fiato, avvinta dalla vicenda molto coinvolgente.
    Per non ‘spoilerare’ i prossimi lettori, non dico nulla sul tema principale.
    Un’ultima osservazione: molto interessanti ed attuali i richiami a contenuti esterni con QR-code, tra l’altro con appendici di approfondimento che vale la pena leggere.
    In sintesi, un libro bellissimo e ricolmo di speranza: un inno alla vita, che coinvolge il lettore e lo trascina con sé. Lo consiglio caldamente a chi ama riflettere su se stesso e sui valori dell’esistenza.

    1. Che dire? Grazie, anzitutto! Poi, che il modo in cui l’ho scritto non è dissimile da come tu l’hai letto: anche nella mia stesura la parte iniziale è stata più lunga, mentre quella finale è andata via di getto, quasi che lo scrittore fosse egli stesso ansioso di scoprire … come sarebbe andata a finire! Sì, perché le storie a me si formano così, spesso man mano che le scrivo, sembrano vivere di vita propria e condurmi dove esse vogliono…
      Nell’ultimo capitolo (“Epitome e apologo”) trovate la mia opinione su ciascuno dei temi toccati e lo spunto per esprimere le vostre opinioni al riguardo, che può concretizzarsi su questo blog: più i vostri commenti saranno personali, più il blog risulterà di utilità a tutti!

  2. Nelle tue mani appunto. I protagonisti del romanzo Stefano e Giampaolo mettono la loro vita nelle mani del Signore e da lì partono per prendere le decisioni più importanti della loro vita. Anche, come dice l’autore Roberto, essendoci una minima componente autobiografica la vita dei due personaggi si snoda in modo parallelo e contemporaneamente di incontro sia nelle scelte ( il lavoro e la famiglia nel primo caso che la decisione dopo un’attenta valutazione di farsi sacerdote nel secondo caso).
    Ho trovato il libro come una sorgente di acqua fresca a cui attingere senza sosta anche perchè ha fatto rivivere in me momenti molto belli quali anche la scelta di fare ingegneria Chimica al Politecnico di Milano dove ho conosciuto il mio amico Roberto, l’autore, che dei momenti più dolorosi come la morte di mio padre tanti anni fa in cui ho pianto amaramente ma senza disperazione e più recentemente la malattia di mia moglie colpita da un infarto moderato fatto che ho rivissuto leggendo il romanzo in questione.
    Consiglio anche ai ” no cristiani” la lettura perchè c’è sempre un momento in cui si tirano le somme e si può trovare nell’iltima parte con la vita di Stefano, la sua sofferenza ed il suo testamento resiliente verso la moglie ed i due figlila forza per andare avanti laddove tutto sembra perduto e perduto non è.
    Ringrazio Roberto di averci fatto riscoprire la speranza di affidare la propria vita a Gesù e aver toccato con il fine vita le corde più alte dell’esistenza cristiana e non.

  3. Moreno, anzitutto voglio ringraziarti per le vibrazioni che mi ha dato leggere la tua recensione: mi sono davvero emozionato e mi sono venuti gli occhi lucidi, anche per via di alcune circostanze della tua vita che non conoscevo. Mi fa piacere che condividiamo gli stessi valori cristiani – ma questo già lo sapevo – e mi fa ancora più piacere il tuo consiglio ai “non cristiani” di leggere anch’essi l’opera, perché questo è un concetto che esprimo spesso anch’io: il rispetto della vita e dei valori cristiani sono prima di tutto dei valori umani!

  4. Bellissimo libro! L’ho letto tutto d’un fiato.
    Una trama molto travolgente che avvolge completamente il lettore e lo rende parte integrante della storia stessa!
    Che dire, Nelle tue mani non è semplicemente un libro, ma un percorso….da percorre assieme ai due fratelli Stefano e Giampaolo.
    Consiglio vivamente la lettura di questo straordinario capolavoro.

    1. Fabio, grazie infinite della tua recensione, è bellissima! Sono lieto che il libro ti abbia dato queste emozioni: si scrive proprio per questo, per dare ai lettori un’opportunità di crescita personale.

  5. Ho letto il libro di Roberto Negroni in un paio di giorni, in quanto si tratta di una lettura che ti coinvolge. Il libro tratta di fondo il tema della fede, L’argomento viene trattato in una maniera molto delicata e sono certo che anche le persone non credenti lo potranno aprrezzare e riflettere. Fra l’altro non è un inno incondizioanto alla Chiesa Cattolica ma, soprattutto, un invito a compoprtarsi nella vita da persone per bene.
    Trovo anche particolarmente interessante l’idea di prevedere alcuni QR Code all’interno del libro che permottono di leggere alcuen riflesioni molto signifcative su temi di grande rilevanza.

    1. Filippo, grazie infinite per il tuo commento! Sono felice che la lettura ti abbia coinvolto e mi fa molto piacere la tua opinione – che condivido – che il libro non è “targato” per i cattolici in quanto esso promuove valori umani universali, che a mio avviso si sublimano nel cristianesimo ma che sono condivisi dagli uomini di buona volontà, in generale.
      Grazie anche per l’apprezzamento dei QR code, che per un “boomer” come me è una grande soddisfazione!

  6. Che dire… letto tutto d’un fiato, scorrevole, piacevole, oserei dire che ho trovato la lettura colloquiale e confidenziale, pur essendo scritto in un modo così ricercato, ineccepibile e appagante.
    Ho trovato particolarmente interessante la parte afferente la religione e la spiritualità, che condivido e che mi ha dato lo spunto per approfondire il concetto che “Dio non mi vuole perfetta”, come invece io ho sempre cercato di diventare, senza mai peraltro riuscirci; è stata per me una rivelazione illuminante e consolatoria.
    Ho gradito particolarmente la storia lavorativa dell’Ingegnere che ha evocato tanti bellissimi ricordi della mia vita lavorativa. Che anni indimenticabili!!!
    Per quanto riguarda la figura del Sacerdote, ne ho apprezzato soprattutto l’uomo vero che traspare. Quante volte mi sono ritrovata anch’io a cercare di convincere vari amici, che si sono allontanati dalla Chiesa perché hanno avuto esperienze negative con i preti, “che i sacerdoti sono esseri umani e sono fallibili, mentre la fede in Dio è qualcosa che va al di là dell’esperienza umana”. E’ così semplice, perché invece è così diffuso questo modo di pensare?
    La conclusione? Ho pianto tanto ma ho imparato tanto, quanta dignità, lucidità mentale – non freddezza- concreta e propositiva, amore semplice e profondo, traspare proprio tanto vero amore.
    Complimenti Roberto e spero di leggere presto il seguito.

  7. Alessandra,
    prima di tutto: grazie, dal profondo del cuore! Leggere la tua recensione mi ha toccato profondamente, mi ha emozionato e devo dirti che mi è scappata qualche lacrimuccia … di gioia!
    Io scrivo proprio per questo: per suscitare nel lettore delle sensazioni positive, per stimolarlo a un’azione introspettiva, per dargli modo di riscoprire le proprie radici di essere umano, i suoi valori. In una parola: per consentirgli di migliorare come persona. E penso proprio di avere colto nel segno con te!
    Infine, la tua dichiarazione “spero di leggere presto il seguito” mi dà lo stimolo per riprendere, mi ero un po’ fermato nella scrittura per via delle attività di promozione di questo libro. Grazie ancora e buona vita!

  8. Caro Roberto, ho appena terminato di leggere il tuo libro che mi ha molto coinvolto. Ho ripercorso, attraverso le vicende di Giampaolo e Stefano, alcuni tratti della tua e nostra vita.
    Si avverte che la ricerca di Dio è per te determinante e fa riflettere chi legge.
    Quanto a me, sono persona che non ama usare i mezzi digitali e lo faccio al minimo. Però da questo mezzo ti mando il mio ringraziamento ed apprezzamento. Permettimi anche di dirti che sei uno dei pochi che sanno ancora scrivere bene.
    Un caro abbraccio
    Mariella

    1. Cara Mariella,
      un grazie dal profondo del cuore per il tuo messaggio: come ovvio, il tuo parere conta molto più di un parere “normale”. Non avevo alcun dubbio che avresti apprezzato i contenuti, in quanto sono costruiti sui valori che condividiamo; ma l’elogio della mia prosa, fatto dalla mia professoressa di Lettere, rappresenta per me motivo di ineguagliabile soddisfazione: mi fai tornare ai tempi in cui valutavi i miei temi e mi emoziona come allora leggere e rileggere il tuo commento al voto!
      Un grosso abbraccio.

  9. Ciao Roberto, complimenti! Sei riuscito a comunicare una nuova “Lesson Learned”, una nuova lezione imparata da te dalla vita, dal tuo vissuto lavorativo, personale, familiare e da acute osservazioni su tutto ciò che incontra la tua spiccata sensibilità.
    Anche con questo tuo secondo libro, con una proprietà di linguaggio aulica ma semplice, hai voluto mettere a disposizione di tutti spunti di grandi riflessioni sulla vita, con particolare attenzione alla religione degli “imperfetti”, sulla volontà nel cercare Dio anche nei momenti in cui Lo si cercherebbe solo per dire con rabbia…perché?
    Questa tua ampia “lezione imparata” vuole condividere un obiettivo ampio e preciso: AMARE, imparare ad amare chiunque sempre ed in qualsiasi modo.
    Un caloroso abbraccio

    1. Caro Gianni, ti ringrazio davvero di cuore per la tua bellissima recensione, che mi dimostra come tu abbia compreso appieno lo spirito che intendevo trasmettere con le pagine del libro. Il tuo parere mi fa doppiamente piacere, perché viene da un amico che mi conosce e che stimo. Grazie anche per l’apprezzamento sulla proprietà di linguaggio, di cui vado molto fiero. Contraccambio un caloroso abbraccio.

  10. Lettura scorrevole, piacevole ed accessibile a tutti.
    L’intento, esplicitato dall’autore stesso, è di veicolare un messaggio cristiano, sottolineando la centralità del rapporto costante con Dio nella nostra vita, non da ultimo nella malattia.
    È un libro rivolto ai credenti, ma forse soprattutto a tutti coloro che, per varie ragioni, la fede non l’hanno mai avuta, l’hanno smarrita o la vivono con superficialità solo come “facciata”.
    Che un sacerdote sia un uomo di fede lo diamo per scontato, per questo il protagonista della narrazione non è tanto Don Giampaolo quanto il fratello Stefano, che con la sua quotidianità ci fa capire come al tempo per se stessi, per la propria famiglia e per il Signore si può affiancare il tempo per la comunità, concepito come tempo messo in comune e fatto di solarità, serenità, sorrisi, spontaneità (le quattro “esse”): di empatia.
    Facciamo sì che la fede non rimanga un colloquio privato tra noi e Dio, ma che sia da rinforzo al nostro adoperarci per il bene: la “via verticale” come fine e mezzo alla “via orizzontale”, indissolubilmente connesse.
    Parafrasando Kierkegaard (“Esercizio del cristianesimo”), si è preferito tramandare un mito da ammirare, piuttosto che un modello da imitare.
    Consigliamo non solo la lettura di “Nelle tue mani”, ma anche il suo acquisto come primo gesto semplice, non banale, a sostegno dell’opera assistenziale delle Missionarie dell’Immacolata a Mumbai (raccomandiamo la scansione del QR-code a pagina 12).
    Dio non ci vuole perfetti, non pretende un amore paragonabile al suo (che del resto è ineguagliabile), ma ci chiede di scegliere ogni giorno della nostra vita di spargere intorno a noi il “profumo della rosa” (con le parole di Mahatma Gandhi), come testimonianza del nostro amore verso il prossimo, Sua immagine.

    1. Carissimi,
      vi ringrazio infinitamente per il vostro commento, estremamente articolato e completo; mi rallegra constatare da esso come il messaggio che intendevo trasmettere con l’opera sia stato integralmente recepito e addirittura ulteriormente elaborato.
      Vi ringrazio anche per l’invito a sostenere la causa di Suor Bertilla delle Missionarie dell’Immacolata a Mumbai, donna di fede incrollabile che ha donato la sua vita alle opere di carità (è in India dal 1970!). Trovo anche azzeccatissime le citazioni di Kierkegaard e di Gandhi. Apprezzo molto il riferimento ai non credenti e a quelli la cui fede è “tiepida”, perché soprattutto a loro il libro è rivolto.
      Insomma: siamo d’accordo su tutto, condividiamo la medesima sensibilità e approccio alla vita. Ancora grazie!

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